Cari Soci e Amici di MensCorpore, si avvicina il momento in cui potremo tornare a muoverci con un pochino più di libertà. La situazione è tuttavia ancora molto critica e bisogna procedere senza fretta, anche solo per darci la possibilità di trovare nuove abitudini che non vanifichino gli sforzi fatti fino ad ora. Se c'è una cosa che l'epidemia ha messo in chiaro è il ruolo cruciale della prevenzione: coltivare stili di vita salutari è la chiave per superare le crisi sanitarie presenti e future. Per continuare a supportarvi in tal senso, vi proponiamo ulteriori stimoli (audio, video, articoli, iniziative
Cari Soci e Amici di MensCorpore, la quarantena continua e sembra se ne inizino a vedere i primi effetti positivi. Affinché l'emergenza possa rientrare al più presto è fondamentale restare il più possibile in casa e prendersi cura della propria salute. A tal fine, come da ormai qualche settimana, vi proponiamo alcuni stimoli (audio, video, articoli, iniziative
Cari Soci e Amici di MensCorpore, considerata la faticosa eccezionalità del periodo che tutti noi stiamo vivendo, abbiamo deciso di condividere con voi settimanalmente alcuni materiali (audio, video, articoli
La Mindfulness sta vivendo da ormai qualche anno una fase di celebrità. Questa pratica, derivata dalla tradizione meditativa buddhista e utilizzata per la riduzione dello stress (in tutte le sue declinazioni), è oggi proposta in molteplici contesti (ospedali, scuole, aziende, carceri
È talmente diffuso da non essere ormai quasi più considerabile come una deviazione dalla norma. Lo stress è diventato una specie di condizione di vita inevitabile dell'uomo moderno: quella sensazione più o meno strisciante di non riuscire a rispondere in modo adeguato alle richieste dell'ambiente (fisico, sociale, affettivo
È attiva la campagna di pre-acquisto del libro-manifesto di MensCorpore "Coltiva te stesso - Le 6 Sorgenti del Ben-Essere", di cui riportiamo qui di seguito la quarta di copertina: Quella che chiamiamo “stare bene, sentirsi bene” è una sensazione, una condizione esistenziale tanto precisa quanto complessa, frutto della convergenza di molteplici fattori: fisici, emotivi, mentali, relazionali, ambientali… E se è vero che nessuno di essi ricade completamente ed esclusivamente sotto il nostro controllo, è altrettanto vero che ci sono margini di manovra, a volte molto ampi, spesso non riconosciuti. Questo libro, che riassume e organizza il lavoro di un progetto quinquennale e le voci di coloro che hanno contribuito al suo sviluppo, è una sorta di mappa: il lettore è invitato a prenderla come strumento di navigazione, per intraprendere il proprio viaggio alla ricerca di un tesoro invisibile eppure inestimabile chiamato Salute. Informazioni, riflessioni, metodologie, suggerimenti e pratiche per imparare a prendersi cura di sé in modo consapevole e rispettoso dei bisogni nostri, di coloro con cui condividiamo la vita e del mondo che abitiamo. Questa invece la breve nota biografica di Nicola Castelli, curatore del libro e presidente dell'Associazione MensCorpore: Sono sempre stato affascinato dalle pratiche e dalle discipline che integrano la dimensione corporea con quella emotiva e mentale, sperimentandone molteplici nel corso degli anni: dallo Yoga, al Tai-Chi al Qi-Gong (per citarne alcune di matrice orientale), passando per il Metodo Feldenkrais e la Bioenergetica (tipicamente occidentali). Occupandomi da più di 15 anni di formazione, consulenza e ricerca in ambito organizzativo (dal mondo sanitario a quello aziendale) mi sono reso conto che la cura di sé è la strada maestra anche per lavorare meglio. Per questo motivo, dopo l’incontro decisivo con la Meditazione Mindfulness (di cui sono Trainer e Counselor) ho deciso di fondare una realtà Associativa (MensCorpore) che si occupasse di educazione alla salute, fornendo stimoli concreti e comprensibili a tutti coloro che fossero interessati a coltivare il proprio ben-essere. Ho deciso di scrivere questo libro per due motivi principali: il primo era fare ordine nel marasma di esperienze, conoscenze e riflessioni stratificate negli anni, che sentivo il bisogno di organizzare in modo più sistematico; il secondo era condividere il frutto di questo lavoro personale e soprattutto il contributo dei professionisti coinvolti con tutti coloro che ritengono importante prendersi cura quotidianamente del proprio e dell’altrui ben-essere. Per sostenere il progetto editoriale, clicca il link qui di seguito: CAMPAGNA PRE-ACQUISTO
Ci siamo appena lasciati alle spalle un anno particolarmente difficile e quello che ci troviamo di fronte appare pieno d’incognite. La classica abitudine di fare bilanci e formulare propositi sarà quindi forse meno superficiale del solito. La nostra riflessione va nella direzione di traghettare un semino gettato più o meno forzosamente nel 2020 dentro a questo enigmatico 2021: è il semino del non-fare, quella anomala, (spesso) disturbante e (in apparenza) scomoda condizione che ci siamo trovati a sperimentare collettivamente (e a più riprese) a causa della pandemia. Le nostre vite di norma piene di impegni, obiettivi da raggiungere, problemi da risolvere, progetti da realizzare, si sono di colpo svuotate. Non ci soffermiamo sulle implicazioni economiche, sanitarie e sociali legate al fenomeno Covid-19, molto molto complesse e in questo caso fuorvianti. Vogliamo piuttosto portare l’attenzione sulla ‘rara opportunità collettiva’ che abbiamo avuto di fare i conti con l’immobilità, impossibilitati ad alimentare la giostra sulla quale corriamo più o meno felici. E per molti di noi non è stato un bel momento. Certo, c’era la legittima paura dell’epidemia e l’angoscia delle sue ripercussioni. C’era un comprensibilissimo senso di impotenza di fronte a fenomeni che andavano al di là del nostro controllo. C’era un’istintiva rabbia verso le persone e le istituzioni che abbiamo giudicato colpevoli di quanto accaduto. Ma tutte queste emozioni sono state mostruosamente amplificate dalla disabitudine a stare con quello che succede, soprattutto quando non ci piace. Del tutto assuefatti all’azione, o meglio alla reazione compulsiva (che peraltro l'humus culturale in cui siamo nati e cresciuti fomenta ossessivamente), siamo finiti in pasto alla frustrazione, scaricandola spesso in modo scomposto nelle nostre relazioni social-i. E mettendo in mostra, dopo un breve iniziale slancio solidaristico, un campionario di brutalità e scempiaggini degno d’un film di Ferreri. Per certi versi non poteva che andare così, il terreno era pronto ed è bastato l’innesco giusto per far divampare l’incendio. Tuttavia quello che è accaduto, proprio per la sua indelebile irruenza, ci aiuta forse a comprendere con più chiarezza il valore del vuoto, inteso come possibilità di limitarsi a osservare, con attenzione gentile, ciò che accade in noi e intorno a noi, senza dover per forza fare o dire qualcosa. Alcuni la chiamano meditazione, ma forse è meglio parlare di attitudine meditativa o contemplativa; qualcosa che va al di là e viene prima di tecniche codificate e specifiche tradizioni. Un atteggiamento accogliente e curioso nei confronti dell’esperienza nel suo dispiegarsi istante dopo istante, senza necessariamente tentare di usarla o guidarla. Sostare nell’assenza di azioni finalizzate al raggiungimento di un qualche vantaggio o all’eliminazione di un fastidio. Questo non significa in alcun modo smettere ex abrupto di vivere per come siamo abituati a farlo; significa solo prendere confidenza ANCHE con questa modalità, del tutto naturale seppur poco frequentata. Gli ‘effetti collaterali benefici’ sono, saranno, sarebbero molteplici, ma forse per motivarci è sufficiente ricordare la sofferenza e la confusione che abbiamo sperimentato negli ultimi 10 mesi. Ecco perché ci piacerebbe portare nel 2021 questo semino di consapevolezza, magari poco rassicurante ma estremamente prezioso; ecco l’augurio che facciamo a te che stai leggendo l'articolo, facendoci aiutare dalle parole (e dalle voce) di Alan Watts, ricercatore inglese del ‘900 che ha dato un contribuito fondamentale al dialogo fra pensiero occidentale e filosofie orientali… https://www.youtube.com/watch?v=92eF9R6odBQ Per coltivare quell’attitudine meditativa a cui abbiamo accennato, se vuoi, puoi iniziare da qui… Ascolta la traccia
Con maggiore o minore entusiasmo ognuno di noi si occupa del buon funzionamento degli strumenti o degli oggetti della vota quotidiana. Oppure, se è particolarmente attento e solerte, si “pre-occupa”, vale a dire che se ne prende cura prima che siano troppo deteriorati.
Chiunque ci sia passato, direttamente o indirettamente, sa bene che diventare genitore è l'avventura più complessa, faticosa e gratificante che possa vivere un essere umano. La qualità della relazione con i genitori è a dir poco determinante per lo sviluppo del bambino, così come un adulto può crescere sotto infiniti punti di vista grazie al rapporto con i figli. Proprio per l'importanza di questo processo può essere d'aiuto avere delle "voci amiche" di riferimento, che sappiano dare stimoli e suggerimenti fertili, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti più delicati della genitorialità. Noi vi proponiamo il sito/blog di Emanuele Zanaboni, psicoterapeuta sistemico-relazionale particolarmente vicino ai temi dell'educazione e dell'infanzia. Emanuele collabora con MensCorpore per alcune iniziative rivolte proprio ai genitori e riteniamo la sua voce autorevole e professionale, invitando il lettore interessato a leggere i suoi articoli: troverà riflessioni generative e punti di vista illuminanti su molti degli enigmi con i quali un papà e una mamma si trovano prima o poi a fare i conti
Un articolo pubblicato sul Corriere.it riassume il decalogo che il medico Bertil Marklund propone nel suo libro "La guida scandinava per vivere 10 anni di più". Suggerimenti semplici e intuitivi per prendersi cura della propria salute e ben-essere: dalle ore di sonno alla dieta, dall'attività fisica alle relazioni interpersonali...