
Nella misura in cui la gran parte del nostro tempo-vita viene dedicato all’attività lavorativa (qualunque essa sia) è fondamentale che quell’esperienza sia il più possibile saggia (wise). Questo termine, così ampio e sfuggente, ha però bisogno di essere circoscritto e specificato: ecco perché, utilizzando l’espediente linguistico dell’acronimo, lo abbiamo associato a quattro concetti-chiave che riteniamo essenziali per donare una forma di saggezza all’esperienza lavorativa individuale e, più in generale, ai contesti entro i quali essa accade. Il modello W.I.S.E. è alla base di tutte le nostre attività di supporto allo sviluppo delle organizzazioni (aziende in primis, ma anche scuole, ospedali, imprese del terzo settore…).
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Well-being
Il ben-essere, ovvero l’equilibrio fra le molteplici dimensioni che contribuiscono al nostro stato di salute, è un fattore fondamentale anche alla costruzione di un’esperienza lavorativa che sia davvero saggia. Se la stretta relazione fra efficacia professionale e integrità psico-fisica è ormai conclamata, è fondamentale che tanto i singoli individui quanto le organizzazioni portino avanti pratiche quotidiane e politiche attive orientate alla tutela e la promozione del ben-essere.
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Interdependence
Il secondo pilastro su cui si poggia il wiseworking è l’interdipendenza, la ‘condizione esistenziale’ che caratterizza qualsiasi sistema complesso (quindi anche le organizzazioni professionali) e chiunque ne faccia parte. Mappare la rete di interrelazioni in cui siamo immersi, imparare a coglierne i segnali (formali e informali, forti o deboli, vicini o lontani…) e considerare gli effetti su di esse delle nostre azioni ci aiuta a prendere decisioni sagge, ovvero ecologiche e lungimiranti.
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Sense & Sustainability
Un lavoro non può essere considerato veramente saggio se non restituisce senso né se si rivela insostenibile innanzitutto per chi lo svolge. Ma è altrettanto importante che, da una parte, la realizzazione individuale sia compatibile con le finalità dell’organizzazione di cui si è parte e con le specifiche funzioni del ruolo interpretato; dall’altra, che la sostenibilità personale non entri in conflitto con quella economica dell’azienda e con quella ambientale e sociale dei territori dai quali il proprio lavoro interdipende.
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Empathy
Se la vita nelle organizzazioni professionali è sempre più caratterizzata da interazioni trasversali, attività in team e confronto con la diversità in tutte le sue sfumature (età, genere, background culturale, orientamento sessuale, obiettivo funzionale…), allora l’empatia diventa un ingrediente essenziale per costruire e mantenere relazioni collaborative di fiducia. Trasformare le inevitabili divergenze di prospettiva in occasioni per identificare soluzioni innovative alle difficoltà emergenti può fare la differenza in un contesto così instabile e dinamico come quello in cui viviamo e vivremo.