Le Experience sono speciali attività off-site progettate per piccoli gruppi aziendali.

Integrando formazione e ben-essere, offrono ai partecipanti occasioni di apprendimento che mescolano natura, gusto, cura di sé e relazione con l’Altro. Per saperne di più visita l’area del sito dedicata….

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Relazioni

Uno studio lungo ormai quasi 80 anni e sviluppato dall'Università di Harvard ha seguito e monitorato nel tempo la vita di più di 700 persone, mescolando la maggior varietà di condizioni fisiche e sociali possibili, dalla nascita fino alla vecchiaia. L'obiettivo era indagare quali sono i fattori che maggiormente incidono sul senso di pienezza e soddisfazione che un individuo percepisce lungo la propria esistenza: i risultati sono piuttosto interessanti

Di Nicola Castelli Fra Marzo e Maggio ho avuto la possibilità di fare un’esperienza unica nella mia storia professionale. Una persona che segue il corso di Mindfulness che da tanti anni conduco a MensCorpore mi ha chiesto se l'Associazione era disponibile a fare da partner al Liceo Musicale Veronica Gambara di Brescia presso cui insegna per un intervento di formazione PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento) rivolto a due classi quarte. L’obiettivo esplicito era fornire ai ragazzi alcuni spunti e strumenti per una miglior gestione dell’emotività nella performance artistica (quando cioè si esibiscono davanti a un pubblico). Sottotraccia c’erano però il desiderio e l’intenzione di offrire uno spazio di confronto e supporto più ampio, non solo per l’importanza che la componente emotiva gioca nell’adolescenza ma anche per il complesso momento in cui gli studenti si trovavano (quasi due anni di didattica a distanza!).  I percorsi, che hanno avuto una durata di 8 incontri di 1 h e 30 ciascuno a cadenza settimanale, si sono svolti a distanza. Non è certamente la migliore delle condizioni per questo tipo di interventi ma, da una parte, non c’erano altre possibilità di scelta, dall’altra ammetto che la modalità on line ha risolto non poche criticità logistiche. L’approccio utilizzato è stato molto simile a quello che normalmente adotto nella formazione organizzativa, ovvero: una mescolanza di stimoli teorici, esercitazioni e pratiche guidate, condivisioni in plenaria o in sottogruppi e piccole sistematizzazioni. Insomma, l’idea era quella di offrire agganci il più variegati (ma coerenti) possibili, così da mantenere desta l’attenzione e il coinvolgimento del maggior numero di partecipanti (circa 20 per ogni gruppo-classe). Ma soprattutto, mi sembrava fondamentale modulare il processo sulla base delle tematiche più significative che sarebbero emerse in corso d’opera dai ragazzi. Ecco qui di seguito le principali aree che abbiamo esplorato

Il concetto di leadership è fra i più dibattuti nella storia degli studi organizzativi e il termine fra i più utilizzati all'interno delle aziende. Esistono un'infinità di manuali che provano a descrivere quella che viene a volte considerata principalmente un'attitudine, altre volte più una competenza da allenare, altre ancora una specie di talento naturale. Modelli che ne delineano le caratteristiche ispirandosi ai più disparati mondi e ambiti (dall'etologia alla mitologia, dallo sport alla storia) e le modalità per il suo sviluppo. È entrato a far parte del vocabolario comune e lo sentiamo pronunciare in molteplici contesti, di norma associato ai comportamenti di un individuo, detto leader, al quale si attribuisce la capacità di guidare (dall'inglese 'to lead') persone più o meno formalmente sotto la sua responsabilità. Tant'è che quando un gruppo di qualsiasi tipo (partito, squadra, impresa, complesso musicale

Nel 1882, alla John Hopkins University, alcuni ricercatori fecero un esperimento: presero un grande calderone d’acqua e lo misero sul fuoco; quando l’acqua arrivò a ebollizione gettarono dentro alla pentola alcune rane vive, che immediatamente ne schizzarono fuori per salvarsi. A quel punto ripeterono l’esperimento, con una differenza: le rane questa seconda volta furono messe nell’acqua subito, quando era ancora fredda, facendo salire la temperatura pian piano, a fuoco lento. Gli animali non si accorsero della situazione di pericolo se non quando era troppo tardi, ovvero quando il calore (inizialmente piacevole) li aveva indeboliti a tal punto da non aver più le forze sufficienti per saltare fuori dal contenitore, morendo bollite.  Negli anni, quello che è stato soprannominato ‘il principio della rana bollita’, è diventato una metafora sociologica per descrivere la facilità con la quale l’essere umano si adatta a situazioni disagevoli e persino dannose per la propria salute e sopravvivenza, perdendo progressivamente la capacità di sottrarsi ad esse e finendo per considerarle inevitabili. Recentemente Noam Chomsky, filosofo e linguista americano, nel suo libro Media e potere (che raccoglie diversi articoli accademici), è arrivato addirittura a utilizzare quest’espressione per stigmatizzare il processo di intorpidimento delle coscienze cui (a suo giudizio) le società occidentali o occidentalizzate sono andate incontro: In nome del progresso e della scienza, i peggiori attentati alle libertà individuali, alla dignità della persona, all’integrità della natura, alla bellezza ed alla felicità di vivere, si effettuano lentamente ed inesorabilmente con la complicità costante delle vittime, ignoranti o sprovvedute. I foschi presagi annunciati per il futuro, anziché suscitare delle reazioni e delle misure preventive, non fanno altro che preparare psicologicamente il popolo ad accettare le condizioni di vita decadenti, perfino drammatiche. Il permanente ingozzamento di informazioni da parte dei media satura i cervelli che non riescono più a discernere, a pensare con la loro testa. . Forse le parole di Chomsky sono eccessivamente tranchant e comunque meriterebbero un’analisi molto più complessa e puntuale di una semplice citazione. Noi vi proponiamo di fermarci un passo prima e considerare semplicemente le condizioni, innescate e necessitate dalla pandemia (a sua volta generata da scelte sistemiche poco saggie), con cui abbiamo dovuto fare i conti nell’ultimo anno. Non c’è bisogno di scomodare statistiche e ricerche (pur copiose) per realizzare quanto sono state faticose e logoranti da sostenere: a partire dalla paura del virus e delle sue molteplici conseguenze su di noi e i nostri cari, passando per la drastica riduzione delle interazioni sociali fino al calo dell’attività motoria e la contemporanea sovraesposizione tecnologica, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Le probabilità che il nostro ‘livello di vitalità’ sia diminuito sono alte, molto alte. Con questa termine intendiamo la sensazione di ben-essere corporeo, emotivo e mentale che scaturisce quando ci sentiamo pienamente a nostro agio, sicuri, parte integrante di un eco-sistema che va oltre noi stessi e che include persone, ambienti fisici e naturali. Ebbene, il dis-agio, l’insicurezza, la preoccupazione che hanno fatto irruzione nelle nostre vite, avendo tutto il tempo di mettere radici, rischiano di farci fare la fine delle rane bollite. Considerando la lentezza con cui la situazione sta tornando ad una qualche normalità, è quindi davvero importante che ciascuno di noi si prenda cura del proprio ben-essere. Anche perché la terribile forza d’inerzia generata dall’assuefazione a questo basso livello di energia potrebbe farlo persistere ben oltre la cessazione delle restrizioni esterne. Ciò che possiamo fare è anche solo fermarci un attimo, respirare con calma, e chiedere a noi stessi: “Come sto? Come mi sento? Di cosa ho bisogno ora? In che modo posso coltivare la mia vitalità?”. Volendo, il nostro modello a 6 Sorgenti può essere una mappa per orientarsi e dare

Le tre serate di presentazione del nostro libro manifesto ci hanno riempito di gioia: sono andate esattamente come speravamo, offrendo una ampissima (ma ordinata) gamma di stimoli, spunti, esempi, proposte a coloro che hanno partecipato dal vivo (presso il Teatro Nuovo di Treviglio) oppure le hanno seguite sulla pagina Facebook del Comune di Treviglio. Ecco perché ci è sembrato importante condividere le registrazioni integrali degli incontri, cosicché chiunque sia interessato possa dargli una sbirciata

Il 28 Settembre, 5 Ottobre e 19 Ottobre, presso il Teatro Nuovo Treviglio (Piazza Luciano Manara, 1) presenteremo "Coltiva te stesso - Le sei sorgenti del Ben-Essere". Nel corso delle tre serate si avvicenderanno tutti i co-autori (come speravamo potesse accadere!) e saranno presenti degli ospiti speciali: utilizzeremo il pretesto della pubblicazione del libro per parlare in modo concreto e dialogico di stili di vita salutari, prevenzione e cura di sé. Ma anche di Scuola, Aziende e Sanità. Considerato il periodo molto difficile che abbiamo attraversato (soprattutto qui nella bergamasca) e quello non meno complesso che ci attende, crediamo sia il momento giusto per ragionare insieme su questi temi. E poterlo fare con il supporto del Comune di Treviglio e dell'ISIS Zenale e Butinone è per noi motivo di grande orgoglio e riconoscenza. 28 Settembre: CORPO – CUORE – MENTE GIUSEPPE CARLESSI – Insegnante di Qi-GongSTEFANO PILONI – Tecnologo alimentare e Fitness TrainerCHIARA RONZONI – Psicoterapeuta a indirizzo BioenergeticoPAOLO TESTA – Psicoterapeuta a indirizzo GestalticoMASSIMO BONOMELLI – Insegnante di meditazione 5 Ottobre: ALIMENTAZIONE – RELAZIONI – AMBIENTE ALESSANDRA CASTELLI – Vicepresidente e Co-fondatrice MensCorporeVERA FRANCESCONI – Life Coach ed esperta di Programmazione Neuro LinguisticaDAVIDE FACHERIS – Formatore ed esperto di Comunicazione NonViolentaDIANA TEDOLDI – Formatrice e Nature Coach 19 Ottobre: SCUOLE – AZIENDE – OSPEDALI MARIA GIULIA MARINI – Direttore Scientifico Area Sanità e Salute Fondazione ISTUDALVISE BIFFI – Presidente Piccola Industria Confindustria LombardiaALESSANDRO MAZZAFERRO – Dirigente IC Calcinate, Scuola Polo della rete SPSMARCO LEONZIO – Docente e ricercatore in ambito organizzativo In collaborazione con l'ISIS Zenale e Butinone e con il patrocinio del Comune di Treviglio. L’evento sarà riconosciuto come percorso di formazione per i docenti dell'ambito territoriale 5 Lombardia INGRESSO GRATUITO - REGISTRAZIONE OBBLIGATORIA a REGISTRATI

https://youtu.be/yHyRmMp23YA Ci sono voluti più di tre anni ma finalmente ha preso forma "Coltiva te stesso - Le sei sorgenti del Ben-Essere", il libro manifesto di MensCorpore. È il frutto di un lavoro corale, come corale è il progetto da cui scaturisce. Al suo interno sono raccolte e sistematizzate conoscenze ed esperienze, ma anche incontri, collaborazioni e qualche intuizione. Il fil rouge che lo attraversa è l'esplorazione di sé, un viaggio nelle molteplici dimensioni della nostra esistenza: Corpo, Cuore, Mente, Alimentazione, Relazioni, Ambiente. Ad ognuna di esse è dedicato un capitolo, che include alcune riflessioni più ampie sul tema e schede di approfondimento relative a specifiche metodologie particolarmente adatte a coltivare quella 'sorgente'. C'è inoltre la possibilità di accedere (tramite QR-Code o hyperlink) a file audio e video per sperimentare direttamente esercizi e pratiche da integrare (volendo) nella propria vita quotidiana. Il tutto è preceduto da un capitolo propedeutico che focalizza l'attenzione sul respiro e sulla cosiddetta interocezione, ovvero il 'senso di esserci', la percezione del proprio stato psico-fisico. Mentre nella sezione conclusiva del volume il 'sistema delle 6 sorgenti' viene declinato all'interno dei tre contesti organizzativi più diffusi e significativi del la nostra società: Scuole, Aziende e Ospedali. Ogni capitolo è costellato di collegamenti a pagine web che ospitano articoli, ricerche, studi, casi etc. in riferimento alle tante tematiche affrontate ed è corredato da una bibliografia mirata, per consentire al lettore di approfondire ulteriormente. Siamo convinti che questo libro possa essere fruito in modo molto differente a seconda della persona che lo incontra: è infatti molto probabile che, in base alle caratteristiche individuali, si possano facilmente trovare più interessanti e stimolanti alcune parti rispetto ad altre. E va bene così. Il nostro intento (e augurio) è che "Coltiva te stesso" possa essere uno strumento, una mappa, o anche solo un trampolino da cui ciascuno possa partire per un viaggio unico, sviluppato in relazione ai propri peculiari bisogni e desideri di ben-essere, attuali e futuri. Non possiamo che ringraziare di cuore tutti i co-autori, amici che hanno messo a disposizione la loro grande professionalità per realizzare le varie Schede distribuite nel testo. In ordine di 'apparizione': Giuseppe Carlessi, Stefano Piloni, Chiara Ronzoni, Paolo Testa, Massimo Bonomelli, Andrea Pezzana, Vera Francesconi, Davide Facheris, Diana Tedoldi. E un GRAZIE a Maria Giulia Marini per la bellissima prefazione. Il libro, in formato cartaceo, può essere trovato (o ordinato) in qualsiasi libreria, oppure acquistato sulle principali piattaforme digitali (Amazon, IBS, Feltrinelli, Mondadori

RELAZIONI Leggi il testo e poi, se vuoi, sperimenta. Scegli una persona con la quale senti di avere un rapporto di fiducia. Può essere qualcuno con cui convivi oppure un amico/a. Chiedigli/le la disponibilità per una breve chiacchierata. Raccontagli/le come stai, partendo dal corpo: come lo senti, in quel preciso momento? Qual è la condizione fisica complessiva? Poi passa alla dimensione emozionale e condividi con il tuo interlocutore lo stato d’animo che è vivo in te, qualunque esso sia. Non giudicarlo, fagli spazio, lascialo esprimere in tutta la sua spontaneità e transitorietà. Infine rivolgiti ai pensieri: osservati e riferisci alla persona con cui stai parlando ciò che ti passa per la mente in quel preciso momento. Non cercare di interpretarli, o giustificarli, semplicemente descrivili. A questo punto invita l’altra persona a fare lo stesso, sentendosi libero/a di raccontarti come si sente dal punto di vista fisico, emotivo e mentale. Lascialo/a parlare senza possibilmente interferire, senza commentare, dandogli/le tutto il tempo di cui ha bisogno. Limitati ad ascoltare con interesse. Infine ringrazialo/a per il tempo trascorso insieme e per la disponibilità dimostrata.  RELATIONSHIPS Read the following text and then, if it speaks to you, try it out. Choose a person with whom you feel you have a relationship of trust. It can be someone you live with, a family member, or a friend. Ask them to join you for a short chat, and tell them how you are. Start with your physical body: how do you feel, right now? What are the elements of your overall condition? Then, move on to the emotional dimension and share the mood that is alive in you, whatever it is. Don't judge or try to change anything, but instead make room for this mood. Let it express itself in whatever ways are present, whether enduring or transient. Finally, turn to your thoughts: observe what is happening and report to the person you are talking to what is going on in your mind at that precise moment. Do not try to interpret or justify your thoughts, simply describe them. When you are finished the three steps, invite the other person to go through them as well, telling you how they feel physically, emotionally and mentally. Let them talk without interruption, without commenting. Give them all the time they need, listening with interest. When they are done, thank them for the time you have spent together and for the openness they have shown you. SCOPRI MENSCOPRORE EXPERIENCE

Cari Soci e Amici di MensCorpore, la tanto attesa "fase due" è ormai entrata in vigore da quasi due settimane e non sembrano esserci (per ora) segnali particolarmente preoccupanti dal punto di vista epidemiologico. Questo probabilmente anche grazie alle piccole grandi accortezze che noi cittadini stiamo dedicando a gesti e movimenti quotidiani: è importante continuare a mantenerle, consolidando abitudini tese alla tutela della salute propria e altrui, ricordandosi che l'una sostiene l'altra e viceversa. Proprio per questo noi andiamo avanti a suggerire stimoli (audio, video, articoli, iniziative

Cari Soci e Amici di MensCorpore, a quanto pare per molti di noi la quarantena proseguirà almeno fino ai primi di Maggio. Questo è probabilmente il momento più delicato: grazie al lavoro fatto e alle restrizioni rispettate l'emergenza sta pian piano rientrando. La voglia di uscire è tanta, alimentata dalla primavera che chiama, ma non è ancora tempo di abbassare la guardia. È fondamentale, per ora, continuare a stare in casa il più possibile, così da evitare i concreti rischi di una ri-esplosione dei contagi. Per supportare la vostra pazienza, vi proponiamo ulteriori stimoli (audio, video, articoli, iniziative