ALIMENTAZIONE Leggi il testo e poi, se vuoi, sperimenta. Al prossimo pranzo, scegli una pietanza che incontra i tuoi gusti, possibilmente manipolabile (un formaggio, un frutto, una verdura, del pane…) e mangiala “consapevolmente”, ovvero: inizia chiudendo gli occhi, poi prendila (tutta o un pezzo) in mano ed esplorala con il tatto, restando in ascolto degli stimoli sensoriali che emergono. Non avere fretta. Poi, quando vuoi, sposta l’attenzione sul senso dell’olfatto: avvicina l’oggetto al naso e lasciati incuriosire dalla varietà di profumi e odori che arrivano ai tuoi sensi, quelli più intensi ed immediati e quelli più delicati. Torna adesso a riaprire gli occhi, e dedicati all’osservazione dell’oggetto, come se lo vedessi per la prima volta, cogline ogni dettaglio, ogni particolare. Infine assaggia il cibo, prima solo con le labbra, poi mordendone un pezzetto. Consenti al sapore di manifestarsi in tutte le sue qualità, scopri e goditi la varietà di sfumature che appaiono. Prosegui con questa meditazione sensoriale per tutto il tempo che desideri, boccone dopo boccone. E poi, quando vuoi, riprendi a mangiare normalmente. FOOD Read the following text and then, if it speaks to you, try it out. For your next lunch, choose some food that you are particularly in the mood to eat, perhaps something that can be to cut up, like a piece of cheese or fruit, a vegetable or some bread. Sit down at the table and eat this food item mindfully. First, close your eyes. Then take it in your hand and explore its texture, sensing the different stimuli that emerge. Do not rush. When you are ready, shift your attention to the sense of smell. Bring the food towards your nose and let yourself be curious about the aromas you can perceive. What are the most intense and immediate smells? What are the most delicate or subtle ones? Now, open your eyes, and focus your attention on observation, as if you were seeing this food for the first time. Note every detail of its surface. Finally, when you are ready, bring the food to your mouth, discovering it first only with your lips. Bite off a piece. Move it around your tongue, your palate, along the inside of your cheeks. Allow the flavors to manifest themselves in all their qualities. Discover and enjoy the variety that appears. Continue with this sensory meditation for as long as you wish, taste after taste. When you are ready, go back to eating as you would ordinarily do. SCOPRI MENSCORPORE EXPERIENCE
MENTE Leggi il testo e poi, se vuoi, sperimenta. Accomodati su una sedia, o sul divano, in una postura confortevole e stabile, con i piedi ben appoggiati al pavimento. Lascia che l’attenzione scivoli gentilmente dall’ambiente esterno a quello “interno”. Magari puoi chiudere o socchiudere gli occhi. Come stai? Quali pensieri attraversano lo spazio vuoto della mente? Ci sono immagini, fantasie, ricordi? Oppure parole, commenti, giudizi? Lascia che l’attenzione si rivolga a questo flusso di contenuti mentali, più o meno frequenti, più o meno piacevoli, più o meno invadenti. Il respiro ti può aiutare a lasciarli scorrere senza tentare di fermarli, cambiarli, eliminarli. Osservali come fossero nuvole che appaiono e scompaiono nel cielo, per tutto il tempo che desideri. E poi, quando vuoi, torna a muovere lentamente il corpo, sciogli la postura. E infine, qualora li avessi chiusi, riapri gli occhi. MIND Read the following text and then, if it speaks to you, try it out. First, sit comfortably on a chair or on the sofa, your tailbones anchored and your spinal column stable. Make sure both of your feet are firmly planted on the floor. Let your attention slide gently from the outside world towards your internal environment. If you want, you can close or partially close your eyes. How are you? What thoughts are going through the spaces in your mind? Are there images, memories, fantasies? Are there words, comments, judgments? Let your attention turn to the flow of whatever is there, whether or not it feels busy, whether or not it feels pleasant, whether or not it feels invasive. Through your breath, allow what is there to flow through you, without trying to stop it, change it, or eliminate it. Observe what is there as if it were clouds appearing in the sky and then disappearing. Continue to observe your clouds for as long as you wish. When you are ready, return to your body slowly, moving whatever needs to move. Relax your posture, keep breathing. Finally, if your eyes were closed, open them slowly and observe the space around you. SCOPRI MENSCORPORE EXPERIENCE
Le organizzazioni stanno mostrando un interesse crescente al ben-essere delle persone che vi lavorano all'interno, tema oggi diventato possibilmente ancora più cruciale. Fra i molteplici progetti esistenti (di cui è facile trovare traccia sul web), ve ne sono alcuni particolarmente virtuosi e ambiziosi: seri, accurati e molto ben confezionati. È per questo che siamo orgogliosi di essere stati scelti da DANONE come partner per la traduzione in italiano e l'adattamento del corso 'Enabling Sustainable Diets', che la multinazionale francese (in collaborazione con UNITAR - United Nation Institute for Training And Reasearch) ha creato per offrire ai propri dipendenti una formazione dedicata all'alimentazione sana e sostenibile. Dall'attenzione alla stagionalità dei cibi ai metodi di coltivazione e allevamento, dalla lettura accurata delle etichette alla predilezione per i prodotti locali, dalla scelta dei metodi di cottura più salutari alla riduzione degli sprechi e dei rifiuti, il corso fornisce moltissime informazioni concrete per consentire ai partecipanti di maturare una reale consapevolezza dell'impatto delle proprie abitudini alimentari sulla salute personale e ambientale. Cogliere l'interdipendenza fra dimensione micro e macro e la ricaduta delle scelte individuali sull'ecosistema globale è uno dei principali obiettivi del percorso, che integra dati aggiornati, testimonianze di esperti e suggerimenti concreti. Nell'elaborare il materiale originale abbiamo riscontrato un allineamento pressoché totale ai principi e ai valori che guidano le attività di MensCorpore, trovandoci nella felice condizione di provare piacere e soddisfazione per il lavoro che veniva svolto. Ci auguriamo che iniziative come questa siano sempre più frequenti e che le aziende, soprattutto le più grandi e potenti (dal punto di vista dell'impatto complessivo delle loro attività), si muovano verso scelte e comportamenti orientati alla cura di tutti gli stakeholder coinvolti. MensCorpore è pronta a giocare il suo ruolo, laddove sarà possibile.
CUORE Leggi il testo e poi, se vuoi, sperimenta. Accomodati su una sedia, o sul divano, in una postura confortevole e stabile, con i piedi ben appoggiati al pavimento. Lascia che l’attenzione scivoli gentilmente dall’ambiente esterno a quello “interno”. Magari puoi chiudere o socchiudere gli occhi. Come ti senti? Quale stato d’animo è vivo in te in questo momento? Lascia che l’attenzione si orienti verso l’area del torace, lo spazio del cuore, e resta in ascolto. Se vuoi puoi appoggiare una mano al centro del petto. La mandibola morbida, le spalle rilassate. Il respiro ti può aiutare a fare spazio a qualsiasi emozione emerga, senza tentare di trattenere, modificare, sostituire… Resta in contatto con questo flusso spontaneo per tutto il tempo che desideri. E poi, quando vuoi, torna a muovere lentamente il corpo, sciogli la postura. E infine, qualora li avessi chiusi, riapri gli occhi. HEART Read the following text and then, if it speaks to you, try it out. First, sit comfortably on a chair or on the sofa, your tailbones anchored and your spinal column stable. Make sure both of your feet are firmly planted on the floor. Let your attention slide gently from the outside world towards your internal environment. If you want, you can close or partially close your eyes. How do you feel right now? Without judgement, ask yourself what kind of mood you are in. Let your attention settle on your chest area, around the spaces of your heart, and listen. If you want, you can place a hand in the center of your chest. Relax your jaw, let your shoulders fall away from your ears. Whatever emotions that emerge, allow your breathing to help make room for them, without trying to hold anything back
CORPO Leggi il testo e poi, se vuoi, sperimenta. Accomodati su una sedia, o sul divano, in una postura confortevole e stabile, con i piedi ben appoggiati al pavimento. Lascia che l’attenzione scivoli gentilmente dall’ambiente esterno a quello “interno”. Magari puoi chiudere o socchiudere gli occhi. Come sta il corpo? Come lo senti? Come sta il respiro? Dove lo senti? Lascia che pian piano l’attenzione si faccia incuriosire dal movimento generato dal respiro. Nel torace, nella pancia. Espansione, svuotamento. L’aria che entra porta spazio, l’aria che esce facilita il rilascio delle tensioni muscolari e non solo. Senza forzare, non ce n’è bisogno. Resta in contatto con questo movimento spontaneo per tutto il tempo che desideri. E poi, quando vuoi, torna a muovere lentamente il corpo, sciogli la postura. E infine, qualora li avessi chiusi, riapri gli occhi. BODY Read the following text and then, if it speaks to you, try it out. First, sit comfortably on a chair or on the sofa, your tailbones anchored and your spinal column stable. Make sure both of your feet are firmly planted on the floor. Let your attention slide gently from the outside world towards your internal environment. If you want, you can close or partially close your eyes. How is your body? Observe any sensations that arise. How is your breath? Where do you feel it? Slowly, direct your attention to the movements that are generated by your breathing. In the chest, in the belly, elsewhere. Filling up, emptying, expanding, contracting. As the air enters your body, it creates space. As it exits, it allows the tensions that are there to be released. There is no need to force anything; let your breathing do the work it needs to. Maintain contact with these natural movements for as long as you wish. Always breathing, always witnessing what occurs. When you are ready, return to your body slowly, moving whatever needs to move. Relax your posture, keep breathing. Finally, if your eyes were closed, open them slowly and observe the space around you. SCORPI MENSCORPORE EXPERIENCE
Cari Soci e Amici di MensCorpore, la tanto attesa "fase due" è ormai entrata in vigore da quasi due settimane e non sembrano esserci (per ora) segnali particolarmente preoccupanti dal punto di vista epidemiologico. Questo probabilmente anche grazie alle piccole grandi accortezze che noi cittadini stiamo dedicando a gesti e movimenti quotidiani: è importante continuare a mantenerle, consolidando abitudini tese alla tutela della salute propria e altrui, ricordandosi che l'una sostiene l'altra e viceversa. Proprio per questo noi andiamo avanti a suggerire stimoli (audio, video, articoli, iniziative
Cari Soci e Amici di MensCorpore, dal 4 Maggio potremo tornare a muoverci con un pochino più di libertà e molti riprenderanno ad andare al lavoro. Per quanto forte e legittimo sia il desiderio di lasciarsi alle spalle la quarantena, è fondamentale che i nostri comportamenti siano il più cauti e attenti possibile, il rischio di una nuova impennata di contagi è dietro l'angolo! In tal senso, prendersi cura della propria salute è la scelta più responsabile che si possa fare: ecco perché noi continuiamo a proporvi stimoli (audio, video, articoli, iniziative
Dopo due mesi di lockdown pressoché totale per contrastare e far rientrare il più velocemente possibile l’emergenza sanitaria generata dal coronavirus, appare evidente che, nonostante i piccoli ma concreti segnali di miglioramento, ci vorranno mesi prima di poter pensare di ritornare ad una parvenza di normalità. Le ripercussioni economiche e lavorative di questa eccezionale, complessa e logorante situazione, in parte già visibilissime, faticano però ad essere del tutto prevedibili, a fronte di uno scenario ancora molto incerto. Al di là delle decisioni e delle successive azioni che verranno intraprese a livello politico e privato (le singole aziende), sembrano coesistere due tipologie di orientamenti psicologici: da una parte c’è la fortissima percezione di un bruciante desiderio di non fermarsi, alimentato dalla legittima paura di non riuscire poi a rialzarsi. Si tiene duro per tornare presto a fare esattamente ciò che si faceva prima, mettendo in campo tutto l’impegno, la fatica e la determinazione necessarie. In sostanza, ripristinare il più velocemente possibile il “gioco” che siamo stati costretti a sospendere, approfittando di tutti gli spazi e le occasioni che si presenteranno. Dall’altra c’è il sospetto (piuttosto radicato) che sia necessario rimettere in discussione le regole di quel gioco, ovvero: forse la terribile impasse che siamo stati costretti a fronteggiare ci sta dando contemporaneamente l’opportunità di rivedere le priorità (soggettive e sociali) e il modello di sviluppo che stavamo perseguendo con tanto zelo. Da qui l’esigenza di mettere in discussione non solo le logiche di mercato, ma prima ancora le culture organizzative e le convinzioni individuali. Queste due spinte, apparentemente contraddittorie, nella realtà possono tranquillamente coesistere anche all’interno della stessa persona (o azienda, o Governo). Sono entrambe comprensibili e affondano le radici in bisogni umanissimi: da un lato quelli di sicurezza e controllo (tornare al “già conosciuto”), dall’altro quello di rinnovamento (sperimentare qualcosa di diverso e magari migliore). Ovviamente fra questa due polarità ci sono infinite sfumature intermedie e possibili accezioni, ed è credibile che il futuro che ci aspetta sarà plasmato da entrambe le forze, assumendo una forma oggi difficile da immaginare. Allora forse un buon punto di partenza per trovare il proprio modo di attraversare l’emergenza e predisporsi al “mondo che verrà” in modo più consapevole potrebbe essere quello di porsi alcune domande, restando davvero in ascolto delle risposte che sorgeranno. Ne proviamo a suggerire alcune: “Cosa è (o ho scoperto essere) realmente importante per me?” “C’è qualcosa che prima dell’epidemia sottovalutavo o davo per scontato e che vorrei invece preservare quando torneremo ‘alla normalità’?” “Ero soddisfatto/a della mia vita in generale? In che modo vorrei che cambiasse? C’è qualcosa che potrei fare per contribuire a quel cambiamento?” “Ero soddisfatto/a del mio lavoro? In che modo vorrei che cambiasse? C’è qualcosa che potrei fare per contribuire a quel cambiamento?” Per quanto possano sembrare questioni fin troppo astratte o vaghe, addirittura inopportune, forse è il momento buono per porsele, magari associandole ad alcuni temi chiave, che l’attuale emergenza ha messo in evidenza: Salute e prevenzione: se c’è una cosa che la pandemia contro cui stiamo combattendo ha reso evidente è la debolezza dei Servizi Sanitari Nazionali, indeboliti da scelte politiche (e culturali) tutt’altro che recenti. Se sul piano istituzionale ci si augura che ciò faccia prendere decisioni più sagge nel futuro, su quello individuale diventa l’occasione per riflettere sull’importanza della prevenzione, del coltivare stili di vita salutari, espandendo il proprio concetto di Salute al di là della sfera meramente fisico-corporea. Relazioni: il costo, in termini di vite umane, dell’epidemia è stato e sarà molto alto. Non sarebbe strano se chi legge avesse perso conoscenti, amici o partenti a causa del virus. La fragilità con la quale ci siamo dovuti confrontare forse ci