Le Experience sono speciali attività off-site progettate per piccoli gruppi aziendali.

Integrando formazione e ben-essere, offrono ai partecipanti occasioni di apprendimento che mescolano natura, gusto, cura di sé e relazione con l’Altro. Per saperne di più visita l’area del sito dedicata….

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Cuore

Chiunque ci sia passato, direttamente o indirettamente, sa bene che diventare genitore è l'avventura più complessa, faticosa e gratificante che possa vivere un essere umano. La qualità della relazione con i genitori è a dir poco determinante per lo sviluppo del bambino, così come un adulto può crescere sotto infiniti punti di vista grazie al rapporto con i figli. Proprio per l'importanza di questo processo può essere d'aiuto avere delle "voci amiche" di riferimento, che sappiano dare stimoli e suggerimenti fertili, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti più delicati della genitorialità. Noi vi proponiamo il sito/blog di Emanuele Zanaboni, psicoterapeuta sistemico-relazionale particolarmente vicino ai temi dell'educazione e dell'infanzia. Emanuele collabora con MensCorpore per alcune iniziative rivolte proprio ai genitori e riteniamo la sua voce autorevole e professionale, invitando il lettore interessato a leggere i suoi articoli: troverà riflessioni generative e punti di vista illuminanti su molti degli enigmi con i quali un papà e una mamma si trovano prima o poi a fare i conti

(Di Gisela Rohmert) Il Metodo funzionale della voce nasce nel 1979 a Darmstadt, in Germania, dalle ricerche condotte presso l’Istituto di Ergonomia del Politecnico di quella città, volte a studiare l’impegno fisico e psichico del cantante durante la prestazione vocale. Dall’esito delle ricerche divenne chiara la necessità di ottimizzare le condizioni di questa prestazione, elaborando una pedagogia vocale che permettesse al cantante di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. Studiare il rapporto tra qualità del lavoro vocale e prestazione, ossia le condizioni di produzione e il prodotto.

Un gruppo internazionale di ricercatori, coordinato da Alessandro GrecucciRemo Job e Nicola De Pisapia del Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive dell’Università di Trento, sta cercando di dimostrare come la mindfulness – una tecnica per la meditazione consapevole che trae le sue origini dalla meditazione di stampo buddista – possa contribuire in modo decisivo nella regolazione delle emozioni interpersonali, aiutando a contrastare alcuni tra i disturbi psicopatologici più diffusi nelle società occidentali.