Articolo pubblicato su Corriere.it che riporta i risultati di una ricerca sviluppata dal Dipartimento di Psicologia della Columbia University, in base al quale fare insieme delle belle camminate, oltre a essere salutare, potrebbe aiutare a risolvere conflitti interpersonali e favorire la riconciliazione.
Intorno a queste due parole-chiave segnaliamo alcuni spunti di riflessione interessanti correlati alla pratica psico-corporea della Bioenergetica:
Il primo è un interessante articolo di Nicoletta Cinotti, una delle voci più autorevoli italiane in ambito Bioenergetico, pubblicato sul suo sito personale. Eccone uno stralcio...
Di Diana Tedoldi
Se tutto ciò che esiste è vibrazione, allora il suono è uno dei modi attraverso cui possiamo agire sulla realtà, impattarla, trasformarla.
Un articolo estremamente ricco di stimoli e molto completo dedicato all'utilizzo e all'utilità delle pratiche di consapevolezza in contesti scolastici. Possono fornire un contributo costruttivo? E' la domanda a cui provano a rispondere le psicologhe Sara Zanelli, Michela Quaglia, Cristina Liviana Caldiroli della Open School - Studi Cognitivi.
Il suggerimento riguarda un sito, ovvero il blog di Nicoletta Cinotti, analista bioenergetica che nel tempo ha integrato questa disciplina con le pratiche di coltivazione della consapevolezza. Il suo sito è un contenitore ben strutturato di spunti, riflessioni, considerazioni e segnalazioni che ruotano intorno al tema della cura di Sé e dell'Altro.
Autore: Marshall Rosenberg (intervistato da Gabriele Seils)
Edizione: esserci
Libro meraviglioso che introduce alla filosofia e ai principi chiave della Comunicazione Non Violenta. Nel personale viaggio verso un'ecologia delle emozioni e di bonifica del proprio campo relazionale, questo testo, nella sua chiarezza e semplicità, fornisce spunti e preospettive talvolta illuminanti.
Un gruppo internazionale di ricercatori, coordinato da Alessandro Grecucci, Remo Job e Nicola De Pisapia del Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive dell’Università di Trento, sta cercando di dimostrare come la mindfulness – una tecnica per la meditazione consapevole che trae le sue origini dalla meditazione di stampo buddista – possa contribuire in modo decisivo nella regolazione delle emozioni interpersonali, aiutando a contrastare alcuni tra i disturbi psicopatologici più diffusi nelle società occidentali.