Emanuele Rozzoni
Sono nato nel bel mezzo di un gelido inverno del 1975. Uno dei primi ricordi della mia infanzia risale a quando mio padre mi portò a vedere Pinocchio in un cinema all’aperto al mare. Sbagliammo cortile, e ci trovammo di fronte Lo squalo. Ricordo le sue fauci paurose che sbranavano lo schermo. E le nostre risate per dirgli “non abbiamo paura di te!”. Molti film dopo, presa una laurea in Lettere, ho iniziato a insegnare a una classe di estetiste e parrucchiere: mi hanno insegnato la fiducia e gliene sarò per sempre grato. Negli ultimi anni ho intrapreso un percorso di formazione triennale in counseling a indirizzo gestaltico, presso il CSTG di Milano. Oggi continuo a insegnare materie letterarie negli istituti superiori e affianco al mio lavoro l’attività di counselor. Accompagno le persone per un tratto del loro viaggio, quando hanno bisogno di essere ascoltate e di ascoltarsi, di maturare consapevolezza su quanto stanno vivendo, di riconoscere un problema e attivare le loro risorse per affrontarlo. Perché può capitare a tutti di trovarsi di fronte a uno squalo. E il primo passo per uscirne vivi è guardarlo in faccia. Per scoprire magari che è fatto di cartapesta.