AMBIENTE
Leggi il testo e poi, se vuoi, sperimenta. Se ne hai la possibilità apri una finestra, magari in un orario in cui c’è meno rumore. Volendo puoi sederti su una sedia, oppure restare in piedi. Chiudi o socchiudi gli occhi e lascia che l’attenzione si rivolga alle sensazioni fisiche di contatto con l’aria aperta: il contatto del vento sulla pelle, il calore del sole, il suono degli uccelli… Ascolta il tuo stesso respiro, percependone il movimento nel torace o nell’addome. Rifletti su quanto quell’invisibile aria sia la cosa più preziosa di cui disponi, ciò che rende possibile la vita. Quell’aria fatta di ossigeno e anidride carbonica che ti lega al mondo vegetale, di cui forse nemmeno vedi traccia in questo momento. Contempla silenziosamente la naturale interdipendenza che ti rende parte di un sistema molto più ampio dei tuoi confini fisici. Lascia che questa essenziale consapevolezza possa depositarsi, radicarsi nel corpo, nel cuore e nella mente, qualunque cosa ciò significhi. Resta in contatto con questa sensazione per tutto il tempo che desideri. Dopodiché, quando vuoi, torna a muovere lentamente il corpo, sciogli la postura. E infine, qualora li avessi chiusi, riapri gli occhi.
ENVIRONMENT
Read the following text and then, if it speaks to you, try it out. Wherever you are, open a window to the outside, perhaps at a time when there is less noise. Place a chair nearby and sit or it if you like. You can also remain standing. Close or partially close your eyes and let your attention turn to the physical sensations of the air on your skin: the cool touch of a breeze, the heat of the sun, the feeling of moisture. Now sounds: the chirping birds, your own breath. As you inhale and exhale, observe any movements in your chest or abdomen. Reflect on the gift of that invisible air, how precious it is, how it makes life possible. That oxygen and nitrogen and moisture that connects you to the world, to plants and animals and earth and water, none of which perhaps you even see at this moment. As you stand or sit by the window, contemplate the interdependence that makes you part of a much larger system than those defined by your physical boundaries. Let this essential awareness settle and take root in your body, in your heart, and in your mind, however you feel it. For as long as you can, remain in contact with this feeling. When you are ready, slowly start to move your body again, relaxing your posture. Finally, if your eyes were closed, open them slowly and observe the space around you.