Il vero segreto dell’apprendimento è avere una mente da principiante perché nella mente di un principiante ci sono molte possibilità, nella mente di un esperto, poche.
Shunryu Suzuki
Road to WIP
Tre conversazioni (fra Aprile e Giugno 2024) per approfondire alcuni temi particolarmente rilevanti relativi alla trasformazione del lavoro: l’evoluzione del contratto piscologico fra individui e aziende (con Luca Quaratino, Docente di Organizzazione Aziendale all’Università IULM), il ben-essere organizzativo ‘radicale‘ (con Marco Leonzio, consulente e professore a contratto all’Università IULM) e il passaggio da SMART a WISE working (con Nicola Castelli, senior trainer e fondatore di MensCorpore). In dialogo con Giorgio Sengyo Fabbrucci, direttore de Il Cerchio.
Il contratto psicologico fra persona e azienda
Il cosiddetto ‘contratto psicologico’ tra individui e organizzazioni sta attraversando una fase di profonda revisione, alla luce degli impatti che i recenti trend stanno avendo sulla visione e il senso del lavoro (great resignation, aumento delle aspettative di bilanciamento vita-lavoro, superamento dei modelli manageriali più tradizionali e direttivi…). L’incontro si focalizza quindi sull’evoluzione degli orientamenti di persone e aziende e delle loro reciproche aspettative, alla ricerca di un nuovo possibile equilibrio.
La sfida del ben-essere organizzativo radicale
Benefit e servizi di varia natura aiutano certamente la vita delle persone, ma il bisogno che si sta affermando sempre di più riguarda la qualità stessa dell’esperienza del lavoro, il modo in cui essa si realizza ogni giorno. Al lavoro si chiede infatti di essere non più solo la fonte di un reddito equo, ma anche di contribuire in modo sostanziale alla condizione di ben-essere complessivo. L’incontro esplora le pratiche di benessere organizzativo oggi più apprezzate, spingendo la riflessione fino alle sue frontiere più efficaci e radicali.
Dal lavoro agile e smart al lavoro ‘saggio’
Per costruire un’esperienza del lavoro che sia davvero soddisfacente tanto per l’individuo quanto per l’organizzazione è importante oggi superare le logiche SMART o AGILE. Potrebbe essere arrivato il momento di orientare l’azione manageriale verso una categoria apparentemente desueta, o addirittura incompatibile con l’azienda: quella della SAGGEZZA, intesa come consapevolezza di quei principi basilari che favoriscono lo sviluppo sano e sostenibile di qualsiasi organismo ed ecosistema, aziende incluse. L’incontro approfondisce il significato che possiamo dare al concetto di ‘wise-working’.