Le Experience sono speciali attività off-site progettate per piccoli gruppi aziendali.

Integrando formazione e ben-essere, offrono ai partecipanti occasioni di apprendimento che mescolano natura, gusto, cura di sé e relazione con l’Altro. Per saperne di più visita l’area del sito dedicata….

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Fai manutenzione

È quello che facciamo con le auto, con le case e con il corpo, nella misura in cui ci rendiamo conto di quanto sia importante dedicare cura quotidiana a noi stessi e a ciò che utilizziamo maggiormente. Poi ci sono i momenti in cui sentiamo il bisogno di un intervento un po’ più profondo e introduciamo allora progetti più ampi di sviluppo.

Lo stesso vale per e nelle organizzazioni, che procedono per piccoli (e fondamentali!) passi quotidiani ma a volte manifestano la necessità di affrontare gradini più sostanziali: il cambiamento richiede passaggi speciali quando il management sente il bisogno di introdurre e gestire discontinuità nelle pratiche, negli strumenti, nell’organizzazione e/o nei suoi obiettivi. Accanto alla manutenzione ordinaria – legata in prevalenza all’obsolescenza delle competenze e all’upgrade degli strumenti – si presenta dunque anche quella straordinaria, che coinvolge aspetti di maggiore impatto sistemico: dalla rivisitazione di processi, ruoli e/o strutture fino all’introduzione di nuovi sistemi gestionali, dal ripensamento della value proposition fino alla messa in discussione di alcuni tratti culturali, solo per fare alcuni esempi. Due sono gli elementi a nostro parere che risultano decisivi di fronte alle sfide poste da questi cambiamenti:

  1. Il primo è la dimensione della condivisione e dell’engagement. Ogni cambiamento rilevante nella vita di un’impresa implica sempre anche una dimensione culturale e affettiva, oltre che progettuale e realizzativa; e dunque guidare progetti di sviluppo organizzativo richiede attenzione e competenze anche nel definire “chi” e “come” coinvolgere, aspetti a volte trascurati e sacrificati in nome del risultato immediato e dell’efficienza del processo, che fatalmente ritornano e spiegano, dopo, ritardi, grandi fatiche e a volte fallimenti.
  2. Il secondo elemento, complementare al primo, è l’esigenza di una visione del campo “dall’esterno”, da parte di chi non è assuefatto alla cultura dell’organizzazione e non è parte del suo tessuto affettivo; qualcuno che riesca a rendere visibili assunti impliciti, parzialità o schemi di pensiero/azione consolidati nella quotidianità e quindi “invisibili”, per contribuire con le proprie domande e osservazioni a far emergere possibilità nuove.

Tenendo sullo sfondo i principi del Modello W.I.S.E., MensCorpore sostiene e facilita questi delicati processi di sviluppo con strumenti e sensibilità affinati in anni di lavoro a fianco di coloro che sono chiamati a stimolarli e/o ne sono coinvolti direttamente.

Consulenza

Definire e guidare processi di cambiamento non è semplice, perché i sistemi di interdipendenze, i possibili impatti e le inevitabili resistenze da tenere in considerazione s’intrecciano rendendo necessaria una certa dose di lucidità (se si vogliono evitare ‘effetti boomerang’). Il nostro ruolo è quello di accompagnare le persone chiamate a prendere tali decisioni in un percorso di consapevolezza che renda quel processo il più fluido, condiviso ed efficace possibile.

Coaching

La manutenzione, in un’ottica di sviluppo professionale, passa anche da questo tipo di esperienze. Un percorso di coaching può infatti aiutare a mettere a fuoco in modo più chiaro il mindset da coltivare, le competenze da rafforzare/integrare e i comportamenti-chiave da agire per interpretare in modo più soddisfacente il proprio ruolo professionale (soprattutto quando se ne acquisisce uno nuovo!). Il nostro compito è quello di sostenere la persona in questo processo di ‘adattamento funzionale’, valorizzando le risorse già presenti nell’individuo a beneficio dell’intera organizzazione.

Team Coaching

I gruppi di lavoro sono strumenti molto potenti ma altrettanto delicati, ovvero: per poter funzionare efficacemente nel tempo hanno bisogno di una manutenzione continua. Purtroppo quest’attività spesso non trova spazio adeguato, sacrificata in nome di un’operatività che rischia, oltre un certo limite, di diventare controproducente. Ecco allora che il nostro contributo va nella direzione di supportare i team nella familiarizzazione con questi processi di auto-manutenzione, trasferendo una mappa e una metodologia che possano essere assimilate e trasformate in buone prassi.

Vuoi avere maggiori informazioni su queste tipologie di attività?